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IL VINTAGE ATTUALE

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– IL VINTAGE ATTUALE –

La rubrica #lookaround racconta l’azione di guardarsi attorno, di scoprire ciò che ci circonda come, ad esempio, i singolari trend del momento, nonché le novità più interessanti. In questa puntata, però, il termine racchiude un significato ancor più forte: oggi parliamo di mercatini vintage dove è proprio il guardarsi attorno l’azione principale per poter scoprire delle vere e proprie chicche, interessanti oggetti da collezione, stupendi cimeli ancora attuali e in ottime condizioni.

Nel corso degli ultimi anni il vintage, nel senso più allargato del termine, ha subìto un forte rilancio nello scenario globale, rappresentando una realtà forte e molto apprezzata anche e soprattutto dai più giovani: locali, attività commerciali e non per ultime abitazioni private hanno introdotto un fattore vintage costante che si manifesta in svariate forme, dai complementi d’arredo ai soprammobili, da elementi tecnologici antiquati a carte da parati dall’aspetto datato.

Un salotto dal tocco vintage: un tavolo rotondo in vetro scuro e dalla struttura cromata è accoppiato a quattro sedie Cesca di Marcel Breuer, il tutto sopra un tappeto dallo spirito anni ’70. Inconfondibile la Lounge Chair di Charles Eames.

Oggi vi voglio infatti parlare di una intraprendente e affiatata coppia di miei amici, Marco Lana e Francesca Battaglia che, dall’inizio del 2018 a questa parte, partecipano a mercatini vintage proponendo qualcosa che non si trova molto spesso in queste occasioni, anzi, direi praticamente mai: editabw_pubblicitavintage, è questo il nome con cui compaiono su Instagram, è la curiosissima realtà con la quale propongono pubblicità vintage di ogni genere, dalle introvabili marche di liquori e sigarette a quelle storiche di moto e automobili, da rarissime pubblicità progresso a, ovviamente, quelle relative al mondo del disegno industriale.

Francesca e Marco con due esemplari della loro collezione, rispettivamente una pubblicità progresso ed una pubblicità della Fiat 500.

Marco e Francesca possono vantare un archivio di circa un migliaio di pubblicità vintage che ricoprono un lasso di tempo che indicativamente va dagli anni ’30 ai ‘90.
Accuratamente ritagliate da giornali d’epoca originali e incorniciate con frame minimali, queste stupende pubblicità si possono trovare durante mercatini quali Emporium Torino in San Salvario, Bunker Torino, East Market e Chez Babette Garage Sale a Milano, solo per citarne alcuni.

Si propongono infatti in città quali Torino, Milano e, ovviamente, Ivrea, luogo in cui hanno le loro radici. Sono moltissime le richieste che gli giungono da fan che hanno la passione per la comunicazione visiva datata e da coloro che intendono accaparrarsi dei veri e propri pezzi di storia. Quest’ultimi mirano infatti a decorare con un tocco di pura originalità i loro ambienti domestici e lavorativi attraverso prodotti a dir poco originali.

Alcune stupende pubblicità dell’archivio di Editabw.

Proprio come i prodotti di un tempo che avevano una funzione specifica e che ora vengono utilizzati come complementi d’arredo o come semplici decorazioni (pezzi di scocche di Vespa, macchine da scrivere, radio, giradischi ecc…), anche per la pubblicità stampata vale lo stesso approccio: se in passato essa ricopriva la funzione di promuovere e mostrare il prodotto in ottica di vendita dello stesso, ora hanno acquisito un aspetto del tutto decorativo.

La grandezza di una pubblicità sta soprattutto nella mano di chi l’ha creata. La scelta delle loro pubblicità vintage, infatti, non è influenzata solamente dall’importanza del brand o del prodotto in questione, bensì anche dal blasone di coloro che le hanno progettate e realizzate: nomi celebri quali, ad esempio, Armando Testa, Franz Marangolo, Fortunato Depero e Ettore Sottsass sono rappresentati da svariati pezzi in esposizione.

Un tempo le macchine da scrivere erano prodotti di uso quotidiano e le pubblicità ne promuovevano l’acquisto. Ora, invece, sono diventati rispettivamente soprammobili e complementi d’arredo decorativi. Nella foto si distinguono due grandi icone del disegno industriale italiano, la Valentine e la Lettera 22, e le due relative pubblicità del tempo.

L’attività di Marco e Francesca non si limita alla pura vendita di esemplari di pubblicità. Dietro ad ognuno di essi si nascondono, infatti, curiose ed avvincenti storie legate alla loro creazione.
La scelta e la selezione delle pubblicità non si ferma pertanto al fattore estetico, bensì anche a ciò che la pubblicità in questione è capace di trasmettere e raccontare. Aneddoti e retroscena di alcuni esemplari sono forniti in forma stampata assieme all’acquisto del pezzo desiderato, ma sono ancor di più quelli che la coppia è in grado di illustrarvi attraverso un’appassionata e piacevole chiacchierata nei pressi del loro banchetto espositivo.

Da buoni eporediesi, Marco e Francesca conoscono molte storie relative alla comunicazione visiva realizzata da grandi maestri per l’azienda Olivetti.

Una di queste racconta:

“Alla fine degli anni ’30, le idee di Adriano si concretizzano sempre più all’interno dell’azienda. Una vera e propria rivoluzione inizia sia sul prodotto che in ambito pubblicitario.
L’Olivetti decide di chiamare a rapporto non solo grafici, ma anche poeti, pittori ed artisti di vario genere per “creare immagini che riescano a durare nell’uomo e a vivere in lui”. Un’idea illuminata che cambierà la storia della comunicazione negli anni a seguire.
In particolare, in questa pubblicità del 1940, oltre ad un’impronta decisamente innovativa per l’epoca, il messaggio è chiaro: d’ora in poi non serviranno più inchiostro e penna, perché, anche in casa, potremo utilizzare la macchina da scrivere Olivetti, semplice, veloce e colorata.

Si notino i pennini e il calamaio rovesciato in segno di obsolescenza a favore della più moderna macchina da scrivere, colorata e al centro della locandina.

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