BATHROOM #1

PROGETTO BAGNO NEL BASSO CANAVESE

L’ambiente protagonista di questo progetto è stato un bagno dalla vasta superficie: lo spazio a disposizione lasciava pertanto un ampio raggio d’azione, così come le indicazioni iniziali del cliente. Alcuni aspetti relativi all’utilizzo di determinati materiali o alla dislocazione di certi complementi d’arredo era già stata stabilita ma, ad ogni modo, la libertà di progettazione è stata molto ampia.
Le caratteristiche più importanti di questo spazio erano principalmente la grande superficie di progettazione, l’alto soffitto diagonale in legno e l’unica fonte di luce, ovvero una grande finestra quadrata sulla parete più piccola.

La parete che ospita la porta di entrata è stata destinata all’installazione del piano lavabo e dello specchio. Il primo è stato ipotizzato in legno e dalle linee minimali: la superficie superiore prevede una cornice di legno al cui interno è posto un ripiano di legno scuro verniciato, in modo da creare contrasto con gli asciugamani bianchi. Lo specchio, invece, circolare e dal diametro di ben 80cm, è l’indiscusso protagonista della parete, anche grazie ai suoi bordi lucidi e dorati e all’illuminazione a led sul retro che permette di irradiare la parete stessa in maniera dolce ed equilibrata.
Altri asciugamani sono posti su un anello sospeso alla destra del piano lavabo: esso riprende forma e materiale del profilo dello specchio.

La parete che affianca la porta d’entrata è stata rivestita completamente da piastrelle 60x30cm di color grigio chiaro e grigio scuro (per l’interno doccia) fino ad un’altezza massima di 210cm
La doccia, chiusa solo parzialmente da una parete di vetro, è rialzata di 2cm rispetto al livello dell’intera pavimentazione dell’ambiente e il proprio interno è rivestito delle stesse piastrelle scure del pavimento per creare un continuum orizzontale-verticale. Ciò determina un contrasto forte, ma allo stesso tempo elegante, tra le restanti pareti, le quali sono caratterizzate da toni più chiari.
La credenza posta su quella parete determina un contrasto visivo ancora più netto, illuminando l’area grazie ai cassettoni bianchi e rivitalizzandola grazie a soprammobili lucidi come cornici di fotografie o, ancor di più, da piccole note di vegetazione.

La tinteggiatura dei muri che non sono stati rivestiti da piastrelle non è sempre identica: un color beige è steso sino ad un’altezza di 120cm da terra (con l’aggiunta di due linee rispettivamente di 3cm e 1cm per creare più dinamismo ed evitare uno stacco netto della colorazione) per poi lasciare spazio ad una classica tinteggiatura bianca che illumina l’intero ambiente.
La parete che ospita la finestra prevede solo le due linee beige orizzontali in modo da non appesantire la vista con troppo colore, sebbene delicato, mentre la parete dello specchio e del piano lavabo è stata addirittura lasciata bianca in quanto la si è voluta trattare con un atteggiamento differente rispetto ai muri circostanti.
La tonalità beige delle pareti tinteggiate è ripresa dai tappetini simil iuta e dai mobiletti in legno chiaro.
Una chaise longue completa con eleganza e iconicità il centro dell’ambiente, quest’ultima affiancata da un singolare e concettuale divisorio in alluminio che, con l’aspetto di un rado canneto di bambù in alluminio, riprende il materiale lucido di elementi posti su altre porzioni di spazio (vasi, profilo dello specchio, staffa e colonnina della doccia, cornici delle fotografie).
Nelle ore buie l’illuminazione è stata affidata principalmente ad applique dalla diffusione verticale della luce a causa dell’importante altezza del soffitto dell’ambiente. Il tutto è però completato dalla luce proveniente dal retro dello specchio e da una cascata a led posta in prossimità della chaise longue, posizionata strategicamente al centro della stanza.